Ottobre rosa | Interviste agli specialisti di Nemo – Allenamento e Cancro

Ottobre è rosa come il nostro impegno per la prevenzione del cancro al seno. Per questo mese ospitiamo sul nostro blog le testimonianze dei giovani specialisti di Nemo – Allenamento e Cancro: una community presente su Plusimple a supporto delle donne con cancro al senso che promuove comportamenti virtuosi e l’attività fisica per prevenire e affrontare al meglio i difficili percorsi di cura oncologici.


Nome, Ruolo impiegato e Dove Lavora?

Sono Silvia D’Amico, ricercatrice in ambito oncologico presso l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” e Project Manager ed autrice di articoli divulgativi per Nemo-Allenamento e Cancro.

Ritiene che il Digitale nella sua professione sia utile? Quali vantaggi offre?

Il Digitale mi consente di essere in contatto con pazienti e professionisti anche a distanza, con vincoli di tempo e spazio notevolmente ridotti rispetto al passato. Per chi si dedica ad un’attività come quella di Nemo (praticamente tutto il proprio tempo libero), è fondamentale confrontarsi costantemente con i pazienti, che sono i beneficiari finali di ogni nostra attività, e con altri professionisti. Il digitale semplifica notevolmente tutto ciò.

Plusimple, con la sua semplicità, le è d’aiuto? Quale aspetto apprezza maggiormente?

L’aspetto che apprezzo maggiormente è la possibilità di riunire tutto ciò che riguarda il percorso di cura di un paziente in un unico posto: dai referti ai professionisti del team di cura, facilitando non solo la comunicazione medico-paziente, ma anche la comunicazione tra gli esperti che seguono il paziente. Ciò facilita la presa in carico del paziente a tutto tondo e, a mio parere, può migliorare l’esperienza di cura.

Ottobre Rosa, per la lotta al tumore al seno. Con Nemo promuovete iniziative che legano l’attività fisica alla prevenzione. Quale invito si può fare per seguire uno stile di vita corretto ed essere coscienti dell’importanza della prevenzione?

Sicuramente, tutto ruota intorno al concetto di “prendersi cura di sé”. La prevenzione non è altro che volersi bene, sia quando parliamo di prevenzione primaria, e quindi di avere uno stile di vita sano, sia quando parliamo di prevenzione secondaria, come programmi di screening, visite periodiche di controllo e via dicendo.
Il mio consiglio è quello di non sentirsi invincibili né impotenti. Le nostre scelte quotidiane possono fare la differenza, perciò buttare l’ultima sigaretta, mangiare sano, fare attività fisica, ridurre al minimo il consumo di alcolici e fare una chiacchierata con lo specialista che non sentiamo da tempo, possono essere la nostra risposta ad una vita che a volte ci mette troppo sotto stress e ci porta a trascurarci.

Crede che l’utilizzo di Plusimple da parte dei pazienti può essere un valido strumento di prevenzione e cura? Se sì, come consiglia di utilizzare la app?

Credo che Plusimple rappresenti per il paziente l’opportunità di avere tutto il proprio percorso di cura in un unico luogo e di far comunicare con facilità il proprio team di cura, ma anche un modo per informarsi, incontrare nuovi professionisti, scoprire nuove opportunità.
Non meno importante, le community come “Allenamento e Cancro” rappresentano una importante occasione di crescita e confronto e di portare all’attenzione dei professionisti della salute i problemi reali contro cui un paziente deve combattere quotidianamente.

Il mio consiglio è chiaramente di iscriversi ed invitare il proprio team di cura a fare altrettanto, di collegarsi con loro e di iscriversi alle community di interesse. Dall’informazione e dal confronto nasce la consapevolezza e questa ci rende in grado di affrontare meglio la malattia, ma anche di confrontarci in modo più produttivo con i nostri medici di riferimento.